riflessione e testimonianza
Tanto Ormai...........
Ringrazio
Martina per aver scritto questa riflessione… nella malattia tutti conosciamo
questa espressione: a partire dal sintomo fino ad arrivare al modo di vivere
in tutte le sfere … è la sindrome del TANTO ORMAI.
Ad esempio… se
nella mia testa lo schema consentito dei biscotti che posso mangiare è 3,
qual ora “inavvertitamente” ne mangiassi appena un piccolo pezzettino in più
SCATTA il massacrante tanto ormai!
Tanto ormai ho rotto lo schema e
posso continuare, anzi devo…
Oppure ancora:
Tanto ormai non
valgo nulla e a che serve dimostrare a me e agli altri il contrario
Tanto ormai sono grassa…
Tanto ormai non mi sono alzata dal letto
oggi, al limite lo farò domani, ma poi perché farlo… TANTO ORMAI!!!
Tanto ormai!
Tanto ormai!
E’ come dire TANTO ORMAI a che serve
lottare!?!?! ChiaraSole
Ci sono stati giorni i
cui mi sono sentita al limite, alla fine, senza possibilità. Costretta e
incarcerata dentro le sbarre nella mia testa, e non c’ era luogo in cui
poter trarre respiro. Mi sentivo vecchia, a qualunque età perché tanto ormai
non c’ era niente da fare se non spingere off..trovare un pulsante magico
che spegnesse la macchina, per farla tacere. Non sapevo che strada
percorrere, perché nessun tentativo fino a quel momento aveva davvero dato
senso al mio dolore, che si accumulava e mi faceva arrivare a pensare che
tanto ormai non potevo fare altro per proseguire, senza distruggermi così.
Ma era da sola che non riuscivo a fare altro, né con l’aiuto di chi mi stava
attorno.
Ci siamo sentite tutte sul punto di lasciar cadere ogni
speranza, ma ciò è uno dei tanti meccanismi che ci permetteva di rimanere
nel giro in cui sprofondavamo. Nell’ infinito dolore e disperazione, in
ognuno di noi, anche se non lo si avverte sul momento, c’ è una speranza che
davvero possa cambiare la situazione, un disperato tentativo di richiesta di
aiuto, perché nessuna di noi vuole davvero non vivere.
Sappiamo ad un
certo punto che per cambiare, dobbiamo per prime affidarci e decidere di
metterci in discussione e, rinunciare ai meccanismi che da sempre ci hanno
cresciute e accompagnate. Purtroppo siamo dipendenti da quei meccanismi,
perciò anche se fanno male, non riusciamo a staccarcene, perchè ci
riempiono, ci danno sicurezza e quasi sempre ci fanno provare piacere,
adrenalina, senso di onnipotenza, anestesia..
Non è vero che non si
può uscirne, mai e per nessuno è impossibile o è scritto o è certo. In
qualsiasi momento, a qualsiasi età, ci si può risollevare, non è davvero mai
la fine, anche se la si prova, come senso di disperazione totale.
martyy