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possesso, conflitto e controllo nella sfera affettiva

nei disturbi alimentari. Testimonianza e riflessione

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Possesso, conflitto, controllo, simbiosi

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possesso, conflitto e controllo nella sfera affettiva

Chi soffre di disturbi alimentari si ritrova a fare i conti con un grande disagio inerente alla sfera affettiva.
Personalmente oggi dopo un lavoro in atto a livello introspettivo ho compreso i vari dolori inerenti a questa sfera. Ricordo come se fosse ieri all’ età di 7-8 anni quando provai la prima delusione con un’amichetta. Ero molto legata durante la ricreazione volevo a tutti i costi dividere il panino con lei, non volevo assolutamente che mio padre per ricreazione mi comprasse la merenda c’era lei A. che provvedeva e ogni giorno solita ora stesso panino. Sempre insieme, io ero molto gelosa non volevo che lei avesse altre amiche, altrimenti i litigi prendevano il sopravvento. Il pomeriggio i compiti dovevamo farli solo io e lei tutti dovevano essere esclusi dal nostro rapporto. GELOSIA, POSSESSO E UNICITA’ oggi riconosco che sono parole che descrivono un sentire emotivo molto invadente tanto da procurami sofferenza, che conobbi molto presto. Questo tipo di amicizia direi asfissiante fu destinata a consumarsi nel giro di qualche anno, quando cambiai scuola, lì mi sentii crollare il mondo addosso, non avevo più la mia certezza.
Ma A. fu presto sostituita da un’altra compagna di classe alle media S. proseguita fino ai primi del liceo, stesso copione gelosia ossessiva, tutta per me. Pomeriggi passati insieme a fare compiti, uscite, telefonate serali anche di ore a parlare del nulla, dove la mia richiesta spesso si esplicitava chiedendo conferme del suo bene nei miei confronti. Io però dovevo superarla a scuola dovevo essere la più brava e lo ero, se le prendeva 8 io dovevo prendere 9, se lei prendeva 9 io 10. Una terza amica non poteva e non doveva esistere altrimenti sentivo l’aria mancarmi, la terra tremare sotto i piedi…. E anche questo rapporto poco naturale fu destinato a concludersi non appena S. si fidanzò. Ebbi un grosso crollo emotivo, il mio senso di inadeguatezza era enorme come già io mi sentivo io esteticamente, il sintomo alimentare era già in atto da anni, scandito da periodi di restrizione che in quel caso volevano eliminare quel grande dolore interiore, ma successivamente subentravano grosse abbuffate seguito da vomito per punirmi. Non contestualizzavo la differenza fra un’amicizia e avere i primi fidanzati.
Questo mio modo di vivere i sentimenti ovviamente erono gli stessi con il primo ragazzo che ebbi, una storia platonica diventata tragedia, 3 anni di inferno tra amore e odio. Io non potevo uscire se non con lui, non potevo parlare con nessuno, e chiunque mi parlava veniva minacciato, come tante furono le minacce seguite da ripercussioni fisiche. Ma io non potevo e non dovevo lasciarlo dovevo aiutarlo a guarire dalla sua più grande dipendenza: la Droga.
Il nostro: un incastro “perfetto” di dinamiche, una vera simbiosi! Entrambi follemente gelosi, malati, il POSSESSO E IL CONTROLLO erano la base del nostro legame, il mio masochismo faceva di tutto per farlo arrabbiare e ingelosire, sapevo le conseguenze tanto dolorose e attraenti allo stesso tempo, il litigio oggetto del nostro legame tanto ci allontanava quanto ci univa, ero totalmente incosciente all’età di 16 anni per comprendere i seri problemi che potevano conseguirne. Lui era mio io ero sua, nessuno poteva guardarci, nessuno doveva salutarlo. Le percosse che nei suoi sbalzi d’umore mi dava nonostante il dolore io sentivo di meritarle, perché la violenza per me è stata sempre una grande MANIFESTAZIONE D’AMORE…
Almeno così la pensavo prima di iniziare il percorso di cura a MondoSole.
Iniziai a sviscerare perché tanta violenza tanto dolore mi faceva stare bene nello stesso tempo, pensavo di non meritarmi una vita, che ero uno sbaglio fatto in giovane età dai miei genitori. Ma nel corso di questi anni ho compreso l’amore enorme che loro provano per me, il motivo di quei tanti conflitti. Ho iniziato ad amare con difficoltà quella vita che volevo tanto distruggere, CAPENDO CHE I MIEI GENITORI MI HANNO SEMPRE AMATA E VOLUTA, non sono stata un loro errore. Purtroppo ci sono dinamiche familiari così potenti e violente che nascondono un amore. Nessuno è nato genitore, e come mi è stato insegnato noi siamo figli di figli di figli dove ognuno porta il suo.
Oggi grazie ai mie operatori ai miei sacrifici, al mettersi in gioco dei miei genitori, con loro ho un vero rapporto nuovo ed inedito.
Spesso cado infilandomi in situazioni che ricalcano il passato nel presente, scegliendo persone che non sono sbagliate ma sono sbagliate per me… Cercando di ripetere situazioni o immaginazioni PASSATE che lì per lì ti danno adrenalina gioia, ma in realtà il risultato è il medesimo cioè DOLORE.
Oggi grazie alle mie consapevolezze lotto per lasciare quel passato nel passato ringraziarlo perché grazie ad esso sono frutto di continui cambiamenti ed evoluzioni, è FRUSTRANTE DOLOROSO MA SO CHE VALE INVESTIRE IN UN PRESENTE CHE MI DA STABILITA’.
GRAZIE A QUELLE PERSONE CHE OGNI GIORNO MI FANNO VEDERE UN RAGGIO DI SOLE IN PIU’.

Deb.

<<Guarire? Non si guarisce mai!>> <<Guarire? Si..ma non del tutto>> Ultimamente sento spesso queste parole, e mi interessa molto capire cosa c'è dietro questa presa di posizione. Talvolta è paura, paura di lasciare andare del tutto la #malattia. Allora la si tiene buona in un angolo dei pensieri, come una presenza perversamente rassicurante Altre volte si confondono "normali" atteggiamenti nei confronti del #cibo come qualcosa di malato, forse perchè tutto viene interpretato alla luce della malattia passata, e si tende ad avere un controllo più forte rispetto a quello di chi non ha mai sofferto di #DCA Altre ancora, il dubbio è che chi dice che non starà mai bene del tutto, non abbia lavorato su tutti gli aspetti del problema, e magari, sparito il sintomo, abbia abbandonato la terapia senza capire a fondo da cosa fosse generata. Ma credo che in tutto questo la cosa più importante sia che ci si rassegnazione ad un #sintomo che è invalidante e potenzialmente mortale Alcuni medici e psicologi dissero a me: non puoi guarire, al massimo puoi "migliorare" Io continuo a sostenere che non bisogna accontentarsi... una vita oltre al sintomo c'è! Esiste! Siamo sempre di più a raccontarlo ❤ Francesca #disordinialimentari #sipuoguarire #vietatoarrendersi #respira ✔@chiarasolems ✔MondoSole http://www.chiarasole.it ✔ pagina FaceBook https://www.facebook.com/AssociazioneMondoSoleAnoressiaBulimiaBinge ✔ Tag. #credercisempre #arrendersimai #lottadca #famedivita #doloreinvisibile #dca #anorexia #WeDoActTogether #WeDoAct #WorldEatingDisordersDay #chiarasole #psicologia #binge #anoressia #bulimia #bingeeating #mondosole #nonseiunnumero #maimollare #disturbialimentari #disturbidelcomportamentoalimentare #dca #anamia

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