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FOOD VICTIM anoressia bulimia riflessione mondosole
idea Vittorio Riguzzi produzione Claim.Lab

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La sacralizzazione delle diete (seconda parte)

Evviva, gioite, rallegratevi, esultate, osanna.
La fine della vostra battaglia quotidiana con le calorie è finalmente arrivata.
Dall’America, paese notoriamente esportatore di sintomi.
Si chiama “Enviga”, e ha la forma rassicurante di una comune lattina di bevanda gassata.
Il gusto è a scelta: te verde, fragola o pesca.
La magia sta tutta nell’effetto calorico negativo.
Senti come suona bene: effetto calorico negativo.
Negativo perché, come promette l’azzeccatissima pubblicità, quando la bevi, anziché introdurre calorie nel corpo, ne bruci 100.
Più precisamente, ogni lattina ne brucia 33, ma siccome la pubblicità mostra 3 lettine da 33 cl, il messaggio è che “ogni 3 lattine, bruci 100 calorie.
Magia, sim sala bin, Eureka, Miracolo !!!
Ma come è possibile? Come fa? Quale misteriosa alchimia?
Semplicissimo: contiene caffeina. Come tutte le altre bevande già in commercio.
Neanche tanta, 100 mg a lattina, come un caffè americano o una Red Bull.
Contiene caffeina che accelera il metabolismo corporeo e di conseguenza, almeno in teoria, produce un maggior consumo di calorie. Detto anche effetto termo-genico. Fa accelerare le funzioni fisiologiche: il battito cardiaco, la temperatura, la respirazione, la sudorazione, e questo fa bruciare qualche spicciolo di caloria.
Più precisamente, Enviga ha 5 calorie per lattina, e la “promessa” pubblicitaria, al netto degli asterischi, è di bruciare da 60 a 100 calorie per ogni 3 lattine bevute.
Calcolatrice alla mano: 60 (calorie) diviso 3 (lattine) fa 20 (calorie idealmente bruciate per lattina).
E 20 (calorie bruciate per lattina) meno le 5 calorie contenute in Enviga fa 15.
Dunque 15 calorie ipoteticamente bruciate, o meglio fatte bruciare al corpo, per ogni lattina.
Non è dato sapere se l’effetto è garantito sulla singola lattina o solo dopo averne bevute 3.
Che comunque farebbe 15 per 3 = 45 calorie bruciate idealmente dopo aver bevuto 3 lattine e speso quasi 5 dollari. Lo stesso effetto di una rampa di scale. In discesa. Che peraltro è gratis e non fa venire né il mal di pancia né tutti gli altri effetti collaterali tipici delle bibite gassate, che per eleganza non cito.
Dunque tutta la magia è racchiusa nel claim, nello slogan pubblicitario: azzeccato, seducente, attualissimo, polaroid impietosa della società contemporanea, delle sue ossessioni più diffuse e della sua attesa messianica di una soluzione tecnica miracolosa. "L'alzati e cammina" di cristiana memoria cede dunque il testimone al più rassicurante "mangia e dimagrisci", che soddisfa contemporaneamente le esigenze del mercato economico e del narcisismo estetico.
Ma se non vi piacciono le bibite gassate, non preoccupatevi, c’è sempre una seconda soluzione, almeno se siete donne o travestiti: il rossetto “slenderize” di Sephora, un lucidalabbra glamour che promette di far dimagrire grazie all’estratto di “garcinia cambogiana”, una pianta tropicale che inibirebbe l’assorbimento di zuccheri.
Insomma la morale è evidente: siamo già proiettati nella nuova era post-dietologica: il cibo che fa dimagrire, per di più saggiamente esportato anche su generi di consumo extra-alimentari come i  rossetti. C’è da scommettere che entro breve lo stesso effetto sarà esportato su creme dopobarba, saponette, shampoo, scarpe, guanti, cuffie stereo, occhiali, computer, o chissà che altro.
E in tutto questo orizzonte desolato e tragicomico, il grande escluso resta il corpo, quella cosa che un tempo ebbe così tanto successo e valore, che fu sede prediletta di emozioni e passioni, oggi passato di moda, indesiderato, presenza scomoda e malfidata, come un oggetto di antiquariato che male si coniuga con le attuali passioni virtuali e ipocondriache. Dopo questo medioevo tecnologico e apatico, attendiamo con urgenza un rinascimento che riporti il corpo al suo posto naturale, e dunque d’onore, lontano dai calcoli matematici delle calorie e dei centimetri, lontano dalle fobie da contatto emotivo.

dott Matteo Mugnani

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MONDOSOLE E':
- un Centro per l'anoressia e bulimia a Rimini, che svolge un servizio di cura, riabilitazione e reinserimento sociale delle persone con disturbi alimentari.
- una Associazione per la prevenzione, lo studio e la formazione sui disturbi alimentari (anoressia-bulimia), fondata da ChiaraSole Ciavatta e dal Dott. Matteo Mugnani.               CONTINUA

I disturbi alimentari sono patologie incredibilmente dolorose. Il sintomo evidente riguarda sempre il cibo e il corpo, ma è necessario ricordare che si tratta di un male molto profondo, per questo è importante andare oltre alla superficie sintomatica. I sintomi alimentari comunicano emozioni, dolore e sono la manifestazione di un disagio storico spesso incomprensibile per chi lo vive. I sintomi alimentari diventano, paradossalmente, una sorta di rifugio inconsapevole dalla realtà che ha fatto e fa male. Il corpo e il cibo come oggetti che ci si illude di poter controllare. Spesso si ritiene che l’unico problema di chi soffre di queste patologie sia proprio quello del corpo, ma ciò che trae in inganno è proprio il termine DIMAGRIRE. Sul corpo ogni persona materializza il dolore interiore e in questo modo cerca di “dimagrire” proprio di quel dolore che in quel momento non ha un nome.  CONTINUA



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